Istituzionali
16 Gennaio 2015

Comune e Publiacqua hanno presentato il piano degli interventi contro gli allagamenti a Montemurlo

Ammonta a oltre 3 milioni e 400mila euro il piano operativo d’interventi presentato dal Comune e Publiacqua per risolvere il problema degli allagamenti a Montemurlo. La soluzione è arrivata in tempi rapidi, dopo che il Comune di Montemurlo aveva preso di petto la questione chiedendo a Publiacqua un’indagine approfondita per individuare le cause del fenomeno. Come si ricorderà tra l’estate e l’autunno del 2014 la zona industriale di Santorezzo e quella di Oste erano finite sott’acqua per ben tre volte. Una situazione insostenibile, per la quale l’amministrazione comunale aveva richiesto risposte precise e soluzioni rapide. Così, grazie allo sforzo congiunto tra Comune e Publiacqua, è stato affidato ad una società d’ingegneria uno studio approfondito su tutta la rete fognaria di Montemurlo, che ha permesso di individuare le carenze del sistema, che sono appunto riconducibili principalmente all’afflusso di acque piovane nella fognatura. Lo scopo dei lavori programmati è dunque quello di ridurre l’afflusso di tali acque che vanno a sovraccaricare la fognatura e il sistema depurativo a servizio del Comune di Montemurlo e una migliore regolazione del deflusso delle acque per ridurre gli episodi di frequente allagamento in aree urbane. Per il prossimo 22 gennaio l’Autorità Idrica Toscana ha già convocato la conferenza dei servizi per l’avvio del procedimento formale che riunirà ad un tavolo tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella realizzazione dei lavori di riduzione del rischio idraulico. Il Comune di Montemurlo, vista l’importanza degli interventi per la sicurezza del territorio, chiede a tutti gli enti coinvolti di fare la propria parte in tempi brevissimi, per procedere quanto prima all’avvio dei cantieri.
GLI INTERVENTI – Il piano delle opere prevede cinque interventi che saranno realizzate  in24 mesi dall’avvio delle procedure e che consistono nella realizzazione di una serie di manufatti in grado di distribuire meglio i volumi delle acque piovane che, altrimenti, nella situazione attuale trovano come unica via di esodo la rete fognaria. Nel dettaglio, in località Mazzone sarà abbassata di circa 20 cm la soglia di sfioro dello scolmatore, mentre per quanto riguarda l’impianto di Mazzaccheri sarà aggiunta una nuova pompa idrovora per gestire al meglio l’afflusso delle acque. Allo scolmatore di via Palarciano sarà realizzata una nuova paratoia sul rio Meldancione a valle del nuovo sollevamento di via Parugiano. Per non rendere inefficace questo intervento, il Comune chiederà alla Provincia di Prato e al Consorzio di Bonifica Medio la completa ripulitura e risagomatura del torrente Meldancione, in modo da impedire l’ingresso delle acque del torrente in fognatura. Sul torrente Agnaccino sarà potenziato il sollevamento in prossimità della cassa d’espansione, che permetterà così d’accumulare le acque piovane per poi farle defluire lentamente verso il torrrente Bure.  L’ultimo intervento è anche quello che richiede l’impegno economico maggiore e prevede la realizzazione di un nuovo sollevamento allo scolmatore di via di Parugiano, che attualmente è condizionato dal livello del suo recettore finale che è il torrente Meldancione. Questa difficoltà di scolmo, infatti è causa di allagamento in via Siena, via Bisenzio, via Reno, mentre alla fine delle piogge si verifica un altro fenomeno, cioè l’inversione del flusso e il drenaggio nella fognatura delle acque meteoriche del torrente Meldancione. Lo studio di Publiacqua, inoltre, ha individuato ulteriori cinque interventi, definiti minori in termini di complessità idraulica, perché sono dovuti a perdite nelle fognature, provenienti da casse d’espansione, collettori di acque piovane e torrenti. Nel dettaglio, si tratta dello scolmatore delle casse d’espansione dello Stregale, il cui condotto presenta delle infiltrazioni acque piovane, per il quale sarà realizzata una specifica impermeabilizzazione. Un altro intervento riguarda l’infiltrazione nella rete fognaria di acque piovane provenienti dalla cassa d’espansione del Funandola, in prossimità di via Milano. Si procederà poi con la ritaratura dell’apertura dello scolmatore di via Carducci e dello scolmatore di via Buozzi e con la verifica del funzionamento del sollevamento della cassa di espansione sul Bagnolo. L’ultimo lavoro riguarda il risanamento della infiltrazione dal torrente Agna che impedisce il corretto funzionamento del sollevamento.
Montemurlo, 16/01/2015