Istituzionali
19 Maggio 2015

Publiacqua, Fondazione Tommasino Bacciotti e Furio Valcareggi all’US Settignanese. Presente anche il grande Giancarlo Antognoni.

Primo appuntamento “operativo” per la partnership tra Publiacqua e Fondazione Tommasino Bacciotti. Un appuntamento festoso nello splendido palcoscenico dello Stadio Romagnoli della US Settignanese a cui hanno preso parte, oltre a Paolo Bacciotti, Furio Valcareggi, ideatore del decalogo con Publiacqua e vero motore di questa iniziativa. Presenti però anche un festeggiatissimo ”unico 10” Giancarlo Antognoni, gli istruttori della scuola calcio, tra cui Alessio Tendi, Claudio Desolati e Christian Riganò, e naturalmente i piccoli atleti dell’US Settignanese.
Pochi minuti per parlare di solidarietà con protagonista assoluta la Fondazione Tommasino Bacciotti  ma anche per presentare ai piccoli calciatori ed alle loro famiglie il decalogo delle regole del risparmio dell’acqua e dello sport.
A i giovani atleti è stato consegnata la borraccia realizzata da Publiacqua e Fondazione Bacciotti ed un depliant/poster fronte-retro che, disegnato dal fumettista fiorentino Leonardo Cardini, rappresenta un vero e proprio bignami delle principali regole del risparmio e del gioco del calcio.
Dieci regole fondamentali da conoscere e rispettare per essere dei veri sportivi e dei provetti calciatori, dieci consigli su come utilizzare in maniera corretta l’acqua e quindi essere dei bravi cittadini. Tutto questo, naturalmente, divertendosi.

Il prossimo appuntamento è già fissato per il 22 maggio quando Publiacqua, Fondazione Tommasino Bacciotti e Furio Valcareggi incontreranno i giovani atleti dell’A.S. Olimpia Firenze presso gli impianti sportivi “Cerreti” (Viale Manfredo Fanti, 18) in occasione della giornata inaugurale della XIV° edizione del prestigioso Memorial “Niccolò Galli”.

“Quello che promuoviamo è un messaggio di civiltà. L’acqua è un patrimonio di tutti – ha spiegato ai giovani atleti Furio Valcareggi – anche e soprattutto delle future generazioni a cui dobbiamo pensare nelle nostre azioni quotidiane. Le regole, però, sono importanti anche per il calcio. Non penso sia un caso se in Inghilterra il nostro sport vive meno episodi di simulazione, meno proteste e meno perdite di tempo. In Inghilterra ai bambini delle scuole calcio vengono fatte leggere ed imparare le regole che l’arbitro deve far applicare ed è ovvio che poi essi abbiano maggior rispetto e consapevolezza di quanto accade in campo e di quanto viene sanzionato dal direttore di gara. La nostra iniziativa, mia e di Publiacqua, nasce proprio da questa considerazione e dalla necessità di far conoscere anche ai nostri giovani sportivi le regole del calcio”.