Istituzionali
31 Luglio 2015

Publiacqua al lavoro sul territorio: massima attenzione sulle risorse in vista di settembre

Interventi sul territorio e massima attenzione alle risorse locali in previsione di un settembre potenzialmente complicato.
Impegno su più fronti per Publiacqua che, come ogni estate, è impegnata con tutte le sue energie per garantire il servizio a 46 Comuni delle provincie di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo.
Sono oltre 220mila gli interventi che Publiacqua svolge ogni anno sul territorio dove gestisce il Servizio idrico Integrato. Interventi su impianti, reti idriche, contatori ecc. a cui in estate vanno a sommarsi le numerose segnalazioni per perdite che giungono ogni giorno al nostro Numero Verde Guasti (800 314 314).

Un lavoro quotidiano che anche in questa prima parte di estate 2015 ha visto in campo tutte le squadre operative dell’azienda e delle ditte appaltatrici con circa 38.000 interventi sul campo tra giugno e luglio, 650 interventi al giorno.

MANCANZA D’ACQUA
Nel solo periodo 1-30 luglio 2015 i nostri operatori sono stati impegni su oltre 400 interventi inerenti connessi a mancanza d’acqua o dove, al momento dell’intervento, si è reso necessario chiudere l’erogazione e quindi operare rapidamente per ripristinare il servizio.

I problemi che si sono verificati a luglio, nella quasi totalità dei casi, sono stati provocati da guasti o malfunzionamenti di reti ed impianti di per sé non eccezionali ma che, proprio per il delicato equilibrio dei sistemi acquedottistici locali di questi giorni, hanno magari necessitato di tempi più lunghi del consueto per il ripristino del normale approvvigionamento idrico.

Problemi temporanei che nella maggior parte dei casi hanno infatti interessato acquedotti collinari o frazioni acquedottisticamente più fragili.

Tra queste località si possono citare: Faltona, S. Giovanni Maggiore (Borgo San Lorenzo), Falciani, Ferrone e via di Colleramole (Impruneta), Faella ed altre località limitrofe (Castelfranco-Pian di Scò), Vacchereccia e Santa Barbara (Cavriglia), Cascia, Saltino, Donnini, S. Clemente (Reggello), Burchio (Figline e Incisa Valdarno), San Giustino (Loro Ciuffenna), La Penna (Terranuova Bracciolini), Carraia, La Chiusa (Calenzano), Colonnata ed altre zone alte di Sesto Fiorentino, Tizzana, zone est e zona alta di Quarrata, Saturnana, Selvapiana e Le Grazie (Pistoia).

Non solo, reti collinari, ma durante questo mese si sono verificati anche importanti guasti agli impianti centrali di produzione: Anconella, Osmannoro, Booster di Fabbiolle (interconnessione fondamentale per garantire risorsa a tutto il Chianti), impianto delle Bartoline (localizzato a Calenzano, strategico per le zone alte di Sesto Fiorentino). Guasti dovuti anche all’elevato stress a cui sono stati sottoposti gli impianti per poter rispondere alla domanda elevata di risorsa idrica, date le temperature più alte delle medie stagionali. In due mesi sono stati effettuati 1.300 interventi per risolvere guasti ad impianti.

Ma l’obbiettivo di Publiacqua è lavorare sulla prevenzione: nello stesso periodo sono stati effettuati
11.700 interventi di manutenzione preventiva e ordinaria per evitare disfunzioni.


LA FILIERA DI RIPARAZIONE DELLE PERDITE
Oltre 500 segnalazioni per perdita nella sola prima metà di luglio, di cui oltre 430 riparate con una tempistica media di riparazione delle stesse di 4 giorni e la maggior parte di queste che però non davano problemi di distribuzione. Un lavoro immane – svolto in una situazione comunque emergenziale date le interruzioni idriche che si sono verificate nel periodo – finalizzato a non disperdere risorsa. La filiera di intervento prevede, dopo la segnalazione al nostro Numero Verde Guasti (800 314 314), il sopralluogo, solitamente immediato e comunque entro le 24 ore successive alla segnalazione stessa, dei nostri tecnici per la valutazione della perdita e quindi la calendarizzazione del lavoro di riparazione alla ditta incaricata. Una calendarizzazione che, come sempre, segue una logica di priorità a seconda della gravità del guasto, con in testa le rotture che provocano mancanze d’acqua o pericoli per la circolazione stradale. Una normale procedura di ottimizzazione degli interventi che è ancor più valido nel periodo estivo, quando le rotture delle tubazioni, sottoposte a maggiore stress dagli sbalzi stagionale di pressione necessari a spingere l’acqua su tutto il territorio, aumentano notevolmente.

I numeri degli interventi sulle perdite eseguiti dal 1 al 20 luglio 2015:
Firenze -  eseguiti 49 interventi, 87,5% delle segnalazioni ricevute nel periodo, il 75% dei quali eseguiti entro i 5 giorni successivi con una media di esecuzione degli interventi di 4,5 giorni.
Chianti - eseguiti 63 interventi, l’84% delle segnalazioni ricevute nel periodo, l’80% dei quali eseguiti entro 5 giorni con una media di 3,5 giorni.
Valdarno - eseguiti 123 interventi, l’88,5% delle segnalazioni ricevute nel periodo, l’80% entro i 5 giorni con una media di 3 giorni.
Mugello - eseguiti 66 interventi, l’88% delle segnalazioni ricevute nel periodo, l’80% dei quali eseguiti entro i 5 giorni, con una media di esecuzione di 3,5 giorni.
Prato - eseguiti 86 interventi, l’84% delle segnalazioni ricevute nel periodo,  il 75% eseguiti entro i 5 giorni con una media di esecuzione di 5 giorni.
Pistoia – eseguiti 52 interventi, l’82,5% delle segnalazioni ricevute nel periodo, il 75% eseguiti entro i 5 giorni con una media di esecuzione di 5 giorni.


MASSIMA ATTENZIONE ALLE RISORSE LOCALI
Se Bilancino, che ad oggi invasa circa 61 milioni di metri cubi di acqua contro un massimo di 69, si conferma riserva strategica per garantire l’approvvigionamento idrico dei Comuni dell’area metropolitana, maggiori problemi, in assenza di precipitazioni importanti, si possono prevedere per settembre, per sorgenti, pozzi e torrenti che alimentano gli acquedotti locali e che sono stati messi a dura prova da una prima parte di luglio che in Italia è risultata la più calda negli ultimi 150 anni.
Una prolungata canicola che, tra l’altro, ha anche fatto balzare in alto i consumi su tutto il territorio provocando ulteriori problemi nell’approvvigionamento.

Per monitorare lo stato della risorsa Publiacqua ha messo a disposizione dei cittadini e delle amministrazioni un monitoraggio settimanale dei sistemi acquedottistici dove sono evidenziate la disponibilità idrica ed i rifornimenti con autobotte effettuate sul territorio. Tre le località dove già è necessario il rifornimento con autobotte: Montefioralle (Greve in Chianti), Buriano (Quarrata) e Castello di Sambuca (Sambuca Pistoiese).
Il monitoraggio costante prosegue anche sulle altre località del territorio dove, anche se al momento, non si registrano difficoltà, le risorse locali stanno facendo registrare una diminuzione importante.
Anche in virtù di questo, è importante ricordare ai cittadini la necessità di un utilizzo consapevole della risorsa evitando sprechi e limitandosi agli usi idropotabili.

STRATEGIA PER CONTENIMENTO PERDITE
Perdite e guasti sulla rete idrica rappresentano un impegno importante per l’azienda specialmente nei mesi estivi. Publiacqua sta aggredendo il problema con una doppia strategia che prevede, nei casi frequenti in cui la rottura avviene sull’allacciamento, la completa sostituzione dello stesso, e la distrettualizzazione di tutti i sistemi acquedottistici dei 46 comuni dove l’azienda gestisce il servizio.
Nel primo caso, se è vero che con il completo rifacimento degli allacciamenti scontiamo un allungamento sensibile dei tempi di intervento sulla perdita, garantisce però, non limitandosi a mettere una “toppa” provvisoria sul guasto, un risultato migliore sul lungo periodo evitando nuove rotture sullo stesso allaccio.
La distrettualizzazione, invece, rappresenta un grosso investimento di energie e risorse per Publiacqua che, al termine degli interventi, consentirà di servire ogni singolo sistema acquedottistico con pressioni in rete ottimali e quindi di stressare meno le tubazioni e limitare al massimo le rotture sulle stesse.
Effetto non secondario di questo tipo di intervento è poi il “recupero” di risorsa anche su acquedotti che negli anni scorsi hanno presentato criticità. Due esempi di questo sono San Casciano Val di Pesa, dove grazie alla distrettualizzazione sono stati recuperati 10 l/s, pari ad un terzo dell’intero fabbisogno del capoluogo, e Pistoia dove l’intervento, iniziato nel 2010 e completato nel 2013, ha di fatto reso indipendente la città dall’integrazione da Firenze.