Istituzionali
10 Agosto 2016

Consegnati i lavori per rinnovare e potenziare il Depuratore Centrale di Pistoia. Entro il 2018 eliminati oltre 30 scarichi in ambiente.

Sono stati consegnati il 5 luglio scorso i lavori per il Depuratore Centrale di Pistoia. Terminate alla fine del 2015 le opere propedeutiche di bonifica, è quindi vicino il primo colpo di pala effettivo per una delle opere più attese e necessarie per il territorio del Comune di Pistoia.
Un lavoro fondamentale per far compiere alla città un passo avanti sostanziale sulla strada della tutela dell’ambiente e che va ad inserirsi all’interno di una cornice di lavori sulla depurazione che, dopo la realizzazione dell’Emissario Meridionale di Pistoia (circa 4 milioni di euro) che trasporterà i reflui di un’ampia zona della città proprio al rinnovato Depuratore Centrale  di via Toscana, entro la fine del 2019,  porteranno a depurazione gli oltre 30 scarichi liberi presenti sul territorio per un totale di circa 30 milioni di euro di investimenti.  
Tra gli interventi  principali, citiamo, i collettori di Pontenuovo, Nespolo-Chiazzano-Querce, ed i collettori e sollevamenti inerenti il capoluogo di via Petrocchi e via Cellini.
Oltre a ciò è previsto l’adeguamento del depuratore di Bottegone (oltre 5,5  milioni di euro)
Uno sforzo importante, insomma, che riguarda tutto il territorio gestito da Publiacqua dove, sul fronte fognatura e depurazione, sono già stati investiti oltre 150 milioni di euro, e dove, dai piani di investimento sono previsti dal 2014 al 2021 altri 150 milioni di euro per garantire la depurazione dei reflui provenienti dagli agglomerati superiori ai 2000 AE (abitanti equivalenti).

L'opera e gli obiettivi. L'opera, che ha una durata da progetto di 1.000 giorni, consiste in un potenziamento dell’impianto con la realizzazione di  ulteriori vasche per la depurazione delle acque reflue (cioè domestiche – quelle derivanti da cucine e bagni – e di insediamenti produttivi allacciati). L'obbiettivo è di aumentare la  capacità depurativa dell'impianto rendendolo più efficiente per garantire il trattamento dei reflui portandolo così dagli attuali 50mila abitanti serviti a 90mila, attraverso anche investimenti sulla rete fognaria. Per dare il via libera all'ampliamento è stata necessaria la verifica di impatto ambientale, valutazione eseguita da Provincia e Arpat le quali hanno dato il via libera al progetto.
Oltre al potenziamento, che verrò realizzato attraverso la costruzione di una ulteriore linea acque, sono in programma gli adeguamenti dei pretrattamenti in modo da garantire una riduzione dei fanghi di risulta dal trattamento e renderli compatibili per il loro recupero ed utilizzo in agricoltura.  Con il nuovo impianto si andrà ad abbattere il fosforo. Già nel 1993 ci fu una importante riduzione di azoto, adesso con il nuovo impianto si inciderà anche sul fosforo, come richiesto dalla Regione.

Benefici per i cittadini. Il beneficio che si otterrà per i cittadini pistoiesi, unitamente agli investimenti da compiere sulla rete fognaria, è quello di eliminare la quasi totalità di scarichi diretti delle fognature in ambiente con un beneficio diretto sulla risorsa idrica superficiale, in particolare  per i torrenti Brana e Brusigliano.

Il tipo di trattamento. Il primo trattamento delle acque reflue che arrivano al depuratore attraverso la rete fognaria è di natura meccanica, attraverso griglie, per rimuovere le parti grossolane (pezzi di plastica e altro). Dopodiché avviene la sedimentazione primaria in modo che la parte più pesante contenuta nelle acque reflue vada a finire in fondo alle vasche e trattata separatamente. Infine si passa alla depurazione vera e propria sfruttando la capacità di microrganismi che si nutrono dei residui del metabolismo umano (in particolare di carbonio ma anche azoto). Il processo viene svolto dai microrganismi presenti in natura nei corsi d’acqua, ma concentrati in vasche dedicate per operare in tempi rapidi di alcune ore processi che in natura avvengono nell’ordine di settimane. Una volta depurata da componenti nocivi l'acqua viene immessa nel vicino torrente Brana.

La storia del depuratore di via Toscana e gli altri depuratori presenti sul territorio comunale. Il depuratore è stato realizzato agli inizi degli anni Ottanta e nel 1993 fu ampliato. Da allora risulta il secondo impianto per dimensioni tra quelli attualmente gestiti da Publiacqua dopo quello di Firenze.