Istituzionali
21 Marzo 2015

Monitoraggi sull'acqua di Agliana

Venerdi 20 Marzo mattina, nella Sala Giunta del Comune di Agliana si è tenuta una riunione per affrontare le problematiche relative alla attività di monitoraggio  per verificare l'eventuale presenza di fibre di amianto nelle acque potabili del territorio comunale e la eventuale presenza di PCB, così come denunciato in un recente comunicato dei comitati locali e dal gruppo consiliare del movimento 5 Stelle a seguito delle analisi di alcuni campioni prelevati dalla fontana del parco pubblico Pertini.

Alla riunione, coordinata dal Vicesindaco  Luisa Tonioni, hanno partecipato i rappresentanti locali del Dipartimento Prevenzione Asl 3, il coordinatore prov.le di Arpat, rappresentanti di Publiacqua Spa, l'Autorità Idrica Toscana, il responsabile del settore tutela e gestione delle risorse idriche della Regione Toscana.

Nel corso della riunione è stato possibile fare il punto sul piano di monitoraggio  previsto sull'intero territorio regionale volto alla ricerca di fibre di amianto eventualmente rilasciate dalle condotte in cemento-amianto, in attesa che venga individuato dall' autorità competente un limite di legge per la presenza di fibre di amianto nelle acque destinate al consumo umano, come sollecitato dalla Regione ai Ministeri competenti.

Le relative attività di monitoraggio ed analisi prenderanno il via a breve anche sul territorio di Agliana al fine di avere immediata contezza degli interventi eventualmente necessari.

Per quanto riguarda invece la denuncia più recente di una eventuale presenza di Pcb nelle acque potabili rilevate nel fontanello del Parco Pertini, oltre agli interventi immediatamente operati da Publiacqua in accordo con l'amministrazione comunale, sia sulla fontanella interessata sia all'uscita del booster di Prato Ovest, i cui risultati sono attesi entro la prossima settimana, si è deciso  di :

1) Avviare un controllo  da parte di Asl che di Arpat  sulla linea di approvvigionamento alla fonte e nelle acque distribuite.

2) Richiedere chiarimenti al Laboratorio di LEBSC che nel rapporto di prova non risultano  sufficientemente definiti.
Le motivazioni di questa richiesta sono quelle di poter verificare le modalità seguite nel rilevamento della presenza di Pcb nell'acqua, oltre a confermare quanto riferito ad altri parametri citati.

3) Attivare  un controllo continuativo e periodico sul territorio della piana così come a suo tempo  effettuato nel corso del 2009, relativamente ai Pcb e diossine eventualmente presenti nelle acque.

Il tavolo di lavoro, tornerà a riunirsi a breve, per fare il punto della situazione in ragione delle verifiche analitiche effettuate da Asl e Arpat in questa prima fase di campionamenti.