Data pubblicazione: 15.07.2025
Data aggiornamento: 16.07.2025

Cosa contiene la tariffa

La tariffa del servizio idrico integrato copre l’insieme dei costi operativi e di investimento, sostenuti dai gestori del servizio idrico integrato. Risposte a domande per comprendere nel dettaglio cosa contiene la tariffa.

Perché si chiama servizio idrico integrato?

Perché si chiama servizio idrico integrato?

Il servizio offerto dai gestori idrici è definito servizio idrico integrato perché riguarda tutte le fasi relative alla gestione dell’acqua destinata al consumo umano. Non solo distribuzione di acqua potabile quindi ma anche gestione del sistema di raccolta e depurazione dei reflui urbani. Il servizio idrico integrato è infatti costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue".

Cosa si paga con la tariffa del servizio idrico integrato?

Cosa si paga con la tariffa del servizio idrico integrato?

La tariffa del servizio idrico integrato copre l’insieme dei costi operativi e di investimento, sostenuti dai gestori del servizio idrico integrato. I primi sono finalizzati alla gestione ordinaria delle attività e sono quelli necessari al funzionamento dell’attività stessa. Tra i principali ricordiamo il personale, il costo dell’energia elettrica, lo smaltimento dei fanghi derivati dai processi di potabilizzazione e depurazione e le spese di manutenzione ordinaria (spese di natura ricorrente destinate a garantire il mantenimento in efficienza e in sicurezza di un bene). I secondi, i costi di investimento, possono essere suddivisi in costi di manutenzione straordinaria - interventi che comportano un allungamento della vita utile del bene, un aumento della sua capacità o una modifica strutturale del bene stesso - e costi per la realizzazione di nuove infrastrutture. Comprendono anche i costi inerenti oneri fiscali e finanziari. La differenza tra le due voci di costo è importante. I costi ordinari, infatti, vengono contabilizzati nell’esercizio in cui sono sostenuti mentre i costi di investimento vengono imputati alla tariffa in funzione della loro quota di ammortamento, quindi vengono spalmati in più annualità.

Chi decide la tariffa?

Chi decide la tariffa?

La tariffa del servizio idrico integrato è stabilita dall’Ente di Governo di Ambito, in Toscana l‘Autorità Idrica Toscana (AIT), e approvata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

 

L’AIT è un organismo individuato da legge regionale e al cui governo cui partecipano i Comuni toscani. All’AIT è trasferito l'esercizio delle competenze dei Comuni stessi in materia di gestione delle risorse idriche, ivi compresa la programmazione degli investimenti volti al raggiungimento degli obiettivi di qualità del servizio.

 

L’ARERA è un'autorità amministrativa indipendente che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell'energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore. L'azione dell'Autorità è diretta ad assicurare la fruibilità e la diffusione dei servizi in modo omogeneo sull'intero territorio nazionale, a definire adeguati livelli di qualità commerciale e tecnica del servizio, a predisporre sistemi tariffari certi, trasparenti e basati su criteri predefiniti, a promuovere la tutela degli interessi di utenti e consumatori. Il Presidente e i quattro componenti dell’organo collegiale sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta dei ministri competenti e con il parere favorevole di almeno due terzi dei componenti delle competenti commissioni parlamentari.

Il Gestore può decidere la tariffa?

Il Gestore può decidere la tariffa?

La tariffa è deliberata dalle Autorità (Autorità Idrica Toscana e ARERA) e il gestore non può in alcun modo decidere autonomamente la tariffa da applicare all’utenza.

Come si forma la tariffa?

Come si forma la tariffa?

La tariffa è stabilita dall’Autorità Idrica Toscana sulla base della normativa nazionale. L’ARERA, infatti, delibera periodicamente il Metodo tariffario al cui interno sono definite le regole per il computo dei costi ammessi al riconoscimento tariffario. La tariffa e il ricavo del gestore, quindi, sono determinati dalle Autorità.

Cosa include il ricavo riconosciuto al gestore?

Cosa include il ricavo riconosciuto al gestore?

Il Metodo tariffario definisce le regole per calcolare il monte ricavi che spetta al gestore per svolgere il servizio.  Il valore complessivo è dato analiticamente dalla sommatoria dei costi operativi, dei costi per gli investimenti e dei conguagli (il cui valore può essere positivo o negativo e che rappresentano la differenza tra quanto incassato dal gestore nelle annualità precedenti e quanto lo stesso gestore aveva diritto ad incassare).

I costi operativi sono quelli che il gestore effettivamente sostiene?

I costi operativi sono quelli che il gestore effettivamente sostiene?

Per evitare il rischio che eventuali inefficienze del gestore siano pagate dagli utenti, l’ARERA ha definito un meccanismo finalizzato alla riduzione progressiva dei costi operativi riconosciuti al gestore.

Cosa comprendono i costi operativi riconosciuti al gestore?

Cosa comprendono i costi operativi riconosciuti al gestore?

I costi operativi sono suddivisi in tre categorie distinte, individuate in base alla natura del costo: costi operativi endogeni (che sono propri del gestore e sotto il suo diretto controllo, ad esempio il costo del personale), esogeni (che il gestore non può determinare, ad esempio il costo dell’energia elettrica) e previsionali (nuovi costi per attività non svolte precedentemente dal gestore che si rendono necessarie per ottemperare a novità normative). Tra i costi operativi sono inseriti anche quelli necessari al funzionamento dell’Autorità idrica Toscana e dell’ARERA e gli oneri locali, quali: i canoni di derivazione idrica, i contributi per consorzi di bonifica, i contributi alle comunità montane, i canoni per la restituzione delle acque, oneri per la gestione di aree di salvaguardia, nonché altri oneri tributari locali quali Canone unico patrimoniale (ex TOSAP e COSAP), IMU.

Cosa comprendono i costi per gli investimenti riconosciuti al gestore?

Cosa comprendono i costi per gli investimenti riconosciuti al gestore?

I costi per gli investimenti riconosciuti sono composti da ammortamenti, oneri finanziari, oneri fiscali e costi per nuove opere.

Le tariffe sono uniche in tutta Italia?

Le tariffe sono uniche in tutta Italia?

No, le tariffe sono diverse pur essendo calcolate sulla base delle stesse regole. La diversità di tariffa può derivare da diversi fattori che non sono rappresentative di gestori più cari o meno di altri, ma che dipendono dalle condizioni strutturali del servizio. Le tariffe, infatti, non le definiscono i gestori ma sono determinate in base ai costi sostenuti che possono variare anche in maniera sensibili tra territori. Oltre ai costi di investimento (che dipendono da quanti investimenti nel tempo il gestore ha fatto per migliorare il servizio idrico del territorio), anche i costi operativi possono essere decisamente diversi. Si pensi, ad esempio, al costo energetico determinato dalla necessità di spingere l’acqua nella rete idrica. Tale costo sarà sensibilmente inferiore in un territorio che registra un’alta densità di popolazione in un’unica area ristretta (ad esempio una grande città) rispetto a quello che sostiene il gestore per servire un territorio in cui è presente la stessa popolazione ma distribuita in aree collinari o montane, scarsamente concentrata e dispersa in una superficie ampia. 

Le tariffe nel nostro territorio sono uguali per tutte le famiglie?

Le tariffe nel nostro territorio sono uguali per tutte le famiglie?

No, dipendono da alcuni fattori. Il primo, principale, riguarda la tipologia di utenza: utenze domestiche residenti hanno costi inferiori a quelle non residenti. La tariffa inoltre prende in considerazione il numero dei componenti il nucleo familiare per agevolare le famiglie numerose.