Data pubblicazione: 14.01.2022
Data aggiornamento: 18.01.2022

I Cammini dell'Acqua / Area metropolitana

Chi l'ha detto che un'area fortemente antropizzata ed urbanizzata non ha niente da offrire in quanto a natura ed ambiente? I quattro Cammini dell'Acqua sostenuti da Publiacqua raccontano esattamente il contrario. 

Questi percorsi, dei quali tre nuovi ed uno che necessitava di interventi di manutenzione, sono lì da sempre ed attendono solo di essere riscoperti e valorizzati. Quattro luoghi incredibili che arricchiscono l'offerta che i Comuni di Carmignano, CalenzanoSesto Fiorentino possono riservare ai propri cittadini ed anche ai turisti.

“Valorizzazione e fruibilità dei percorsi sul torrente Zambra (CAI, Club Alpino Italiano, Sez. Sesto Fiorentino)

 

La piccola valle del Torrente Zambra è scavata nella parte più meridionale del massiccio di Monte Morello, immersa in un paesaggio tipico da collina toscana (versanti dolci, boschi misti di latifoglie alternati a uliveti, macchie di cipressi e campi coltivati, con piccoli gruppi di case che spuntano qua e là dalla vegetazione).

Il percorso che proponiamo, oltre che attraversare questo straordinario paesaggio, permette di congiungersi ad anello con altri sentieri del Cai già esistenti. E quindi di poter godere di presenze ambientali e storico-culturali di grande pregio. Tra queste la Torre di Carmignanello, la chiesetta di San Bartolomeo, il convento di Carmignanello, la Necropoli Etrusca di Palastreto (già segnalata ad inizio Novecento, ma poi scavata solo negli anni Sessanta, si estendeva probabilmente lungo tutto questo versante della collina); non lontano infatti ci sono la Tomba della Montagnola (una grande tomba etrusca a tholos) e quella della Mula.

Lo Zambra è arteria fluviale antica ed insieme preziosa per il Comune di Sesto Fiorentino.

Il progetto ha come scopo quello di valorizzare una risorsa ambientale di particolare pregio che è al momento evidentemente sottoutilizzata. La valorizzazione di una risorsa, ancor più se ambientale, è direttamente connessa alla sua “cifra” di fruibilità, quindi alla possibilità di essere potenzialmente goduta, apprezzata e rispettata dal maggior numero possibile di persone.

 

  • Miglioramento di alcuni percorsi storici e dei percorsi esistenti: manutenzione del fondo, pulizia e ritracciamento del sentiero;
  • Nuovi percorsi: tracciamento di nuovi sentieri, anche a collegamento o completamento di percorsi già parzialmente esistenti oppure di collegamento con luoghi frequentati e conosciuti;
  • percorsi più agevoli: si persegue anche l’obbiettivo, ove possibile, di rendere i suddetti percorsi fruibili non solo a piedi, ma anche in bicicletta.

Il Cai di Sesto Fiorentino opera sul territorio di Monte Morello per la manutenzione della rete sentieristica in collaborazione con la Cooperativa Sociale La Fonte, ente che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone con disabilità. A fianco del personale qualificato del Cai (esclusivamente volontario) operano giovani con difficoltà; così da attribuire al servizio alla collettività dato nella gestione dei sentieri un doppio valore, non solo simbolico.

 

Il sentiero delle fonti storiche di Monte Morello (Cooperativa Sociale La Fonte)

 

Monte Morello è sempre stato un territorio ricco di corsi d’acqua, di sorgenti, di fonti. Alcune di queste sono state oggetto di un recente restauro ad opera del Comune di Sesto Fiorentino.

Si tratta di luoghi di grande valore ambientale, storico, sociale segnati sulle mappe ma scoordinati tra loro. L’obiettivo di questo nostro progetto è di realizzare un percorso dedicato che unisca tra loro le principali fonti storiche di Monte Morello.

Un percorso ad anello di circa 10 chilometri messo in connessione con la rete sentieristica del Club Alpino. Percorso che potrà quindi essere realizzato per intero oppure interrotto o modulato a seconda dei diversi interessi dei fruitori.

Il percorso, identificato con apposita cartellonistica, si snoda su stradellli, sentieri, mulattiere, carrarecce già esistenti che richiedono in alcuni tratti un’opera di pulizia, sistemazione del fondo, adeguamento.

Il partenariato con la sezione di Sesto Fiorentino del Club Alpino consentirà il pieno rispetto dei canoni di legge nella realizzazione degli itinerari.

 

Questo il percorso ad anello proposto con partenza ed arrivo nella frazione di Colonnata, la più vicina all’area urbana (ovviamente, essendo un anello può essere avviato da molti altri accessi):

Torrente Rimaggio per il sentiero denominato “Dei laghetti”

Fonte di San Vico (rovinata nel tempo e sicuramente da risistemare).

Fonte dello Spugno (anche questa poco visibile e da valorizzare).

Fonte di Lonciano

Fosso delle Selve

Fonte dei Seppi  e salendo sulla dx  Fonte dei Seppi alta

Fonte della Cascina

Burraia di Ca' de Balzi

Torrente Carzola

Fonte del Trogolo

Fonte del Perino

Fonte del Nocciolo

Fonte del Ciliegio

Cascatelle del Chiosina

Fonte Paola

Fonte di Morello

Fonte delle Molina

 

Acqua e costruzione del paesaggio a Carmignano (sec. XVIII – XIX) (Comune di Carmignano)

 

Il Comune di Carmignano, con il progetto delle “Vie dell'Acqua” è da tempo impegnato nella valorizzazione di questo prezioso elemento, che ha raccontato in profondità la storia della Comunità, per molti secoli costretta ad una perenne carenza di questo prezioso liquido.

Fra le iniziative volte a dare maggiore risalto all’importanza civile che l’acqua oggi più che mai riveste, è anche la creazione di un itinerario che si sviluppo lungo un piccolo corso d’acqua che nel corso degli ultimi due secoli ha visto la costruzione di importanti opere idrauliche, ancora oggi visibili mediante un percorso escursionistico.

La valle del piccolo corso d’acqua che ospita il percorso escursionistico “rio Carpineto” si sviluppa nella parte meridionale del territorio amministrativo di Carmignano. Un territorio assai ricco di storia e di manufatti pregevolissimi, quali la villa Ferdinanda, il borgo medievale di Artimino, la fattoria delle Ginestre, anch’essa (come la Ferdinanda) di proprietà prima medicea, poi lorenese, sabauda e infine della famiglia Landini che la possiede ancora oggi, dopo oltre 150 anni.

Un fiume di storie & emozioni, tra natura & mulini (Comune di Calenzano)

 

Nel percorso si prevede la definizione di 3 itinerari tematici - in un percorso di complessivi 6,3 km - che valorizzino la risorsa acqua in ottica di mobilità lenta nel contesto del Parco di Travalle (comprendente il Torrente Marina, il Torrente Marinella di Travalle, le identità storiche come i mulini e la realtà agricola). Gli itinerari insistono su sentieri, piste ciclopedonali esistenti e in progetto di proprietà pubblica che saranno oggetto di manutenzione, pulizia e messa in sicurezza (ove necessario). Lungo il percorso è previsto l’inserimento di una specifica segnaletica con 6 pannelli/totem narranti di valorizzazione della risorsa acqua e dei landmark storici legati ad essa. Sono inoltre previste attività ludico-ricreative ed educative in stretto contatto con la natura e le sue risorse. Gli itinerari previsti sono: 1) Mulini parlanti & il Torrente Marinella - itinerario turistico e storico nel quale attraverso pannelli/totem narranti localizzati in prossimità della struttura storica, si fanno “parlare” i mulini tra cui il Mulino del Lice e di Travalle che narrano così la loro storia e la loro identità, seguendo il corso del Torrente Marinella; 2) La risorsa acqua, sulle orme della Marina - un itinerario naturalistico che valorizza la flora, la fauna e il corridoio ecologico del torrente Marina attraverso pannelli, segnaletica e un percorso sensoriale outdoor, per sentire echi, suoni, profumi della natura ma anche silenzi. Lungo il percorso naturalistico si troverà un landmark storico, quale il Mulino di Valigarri; 3) Tra Bosco e Fiume - itinerario naturalistico che valorizza la flora e la fauna dell’area boschiva e consente di ristabilire un equilibrio tra i sensi, tra uomo e ambiente, pensando con le orecchie attraverso lo sviluppo di una “ecologia acustica”, che consente di studiare l’ambiente sonoro che ci circonda. È prevista inoltre l’installazione di percorsi sensoriali “A piedi nudi nel bosco”, elementi di arredo urbano, realizzati in legno e con materiali naturali come tronchetti in legno, ciottoli, ceppi, tronchi grossi, corteccia, sabbia fina, ghiaia e selciato per stimolare sensazioni differenti. Il progetto proposto si inserisce all'interno di un ampio percorso di valorizzazione del territorio con la creazione di un Distretto Biologico Multifunzionale che il Comune di Calenzano sta portando avanti da circa due anni in collaborazione con le diverse realtà agricole presenti nel territorio.