Istituzionali
21 Giugno 2021

Publiacqua e Comune di Firenze presentano la "La città nascosta"

Comune di Firenze e Publiacqua hanno presentato questa mattina in Sala D’Arme l’intervento di riqualificazione dei Giardini di Carraia a Firenze, primo passo di un progetto più ampio – denominato “La città Nascosta” - volto alla scoperta e valorizzazione degli acquedotti storici e di altre opere collegati alla presenza della risorsa idrica nei nostri territori.

Presenti Dario Nardella, Sindaco di Firenze, e Lorenzo Perra, Presidente di Publiacqua.  Assieme a loro Emanuela Ferretti Professoressa associata di Storia dell'architettura, Dipartimento di Architettura- Università di Firenze e Giorgio Caselli, Dirigente Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio del Comune di Firenze. 


VALORIZZARE I LUOGHI DELL’ACQUA
I manufatti idrici sono luoghi di tecnologia e lavoro, ma in molti casi anche luoghi di fascino che raccontano lo sviluppo sociale, economico ed artistico delle città. Si tratta spesso di luoghi non visitabili oppure di cui si è persa la memoria. 
Publiacqua ha avviato un percorso volto a valorizzare la storia degli acquedotti cittadini e, più in generale, il ruolo della risorsa idrica nella storia delle nostre comunità, avvalendosi del prezioso contributo dell’Università di Firenze e di un gruppo di lavoro di cui fanno parte esperti e studiosi del tema. La finalità del progetto è innanzitutto quella di restituire luoghi e manufatti connessi agli acquedotti storici - ma anche alla vita quotidiana, culturale e di lavoro (lavatoi, fontane storiche ecc…) al territorio - attraverso interventi di restauro finanziati da Publiacqua mediante l’ART BONUS. Per queste attività abbiamo previsto un contributo di 900.000 euro per il 2021 e di 600.000 euro all’anno fino al 2024. L’individuazione dei luoghi e dei manufatti oggetto di intervento sarà effettuata insieme alle Amministrazioni Comunali del territorio servito da Publiacqua.
La restituzione dei luoghi non implica solamente la ristrutturazione di quei manufatti, ma anche la loro riscoperta attraverso la promozione di ricerche e studi, come quella condotta dall’architetto Alessio Caporali (Professore a contratto di Storia dell’Architettura – Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze) finanziata da Publiacqua di cui abbiamo pubblicato il libro dal titolo “Acqua, cultura tecnica e sviluppo urbano” scritto e dedicato proprio alla genesi dell’acquedotto fiorentino di fine ‘800.

PROGETTO CARRAIA
Il primo intervento riguarda un angolo nascosto di Firenze: i giardini di Carraia localizzati tra San Niccolò e il piazzale Michelangelo.  
I giardini furono realizzati in concomitanza dei lavori del nuovo serbatoio di Carraia, opera centrale dell’acquedotto progettato per Firenze capitale interrato in una collina alla cui sommità fu costruito un casotto di servizio con citazioni architettoniche fiorentine quattrocentesche. I giardini sono arricchiti da una scala monumentale al cui centro è collocata una grotta – ninfeo dove si trova una fontana, oggi in disuso, contraddistinta da un rivestimento omogeneo di spugne. 
L’intervento riguarda la riorganizzazione funzionale dell’area a verde sottostante il Deposito di Carraia sulla base di un disegno dell’epoca, che prevedeva una ripartizione del giardino in aiuole squadrate delimitate da siepi. Il progetto prende a riferimento la tipologia del giardino all’italiana e prevede la realizzazione di sentieri rettilinei fra loro perpendicolari in stabilizzato e ghiaino ed aiuole delimitate da siepi basse di specie autoctone e sistemate nella parte centrale. La realizzazione a verde sarà inserita nel piano di comunicazione e realizzazione di cartellonistica dedicata al luogo con integrazione digitale (QR code). L’intervento consentirà anche il recupero della scala monumentale presente nel giardino e della grotta con il ripristino della fontana. Sarà realizzato un nuovo impianto d’illuminazione dedicato alla grotta per la sua valorizzazione notturna e i percorsi interni saranno messi in sicurezza così da poter effettuare in futuro visite guidate ai depositi dell’acqua. 
Nel dettaglio i lavori consisteranno in: messa in sicurezza e restauro dei pilastri in pietra e delle porzioni di muratura laterali con allargamento del passo carraio del cancello di ingresso presso il ristorante Beppa Fioraia; rimozione infestanti, pulitura e rimozione di scritte vandaliche; pulitura e riposizionamento cordonati in pietra dei gradoni; restauro paramento in pietra a bozze, pulitura e rimozione scritte vandaliche dal paramento in mattoni a facciavista e trattamento protettivo finale dell’ Esedra centrale e rampe binate; pulitura e reintegrazione degli elementi distaccati delle volte e delle pareti con incrostazioni a spugne marine; rifacimento degli intonaci deteriorati e tinteggiatura finale della Grotta centrale e dei locali interni; rimozione delle erbacce per riscoprire la pavimentazione originale in pietra con ricostruzione degli elementi mancanti della scalinata.  
Il costo dell’intervento è di 450.000 euro e i lavori dureranno sei mesi. 
Il Serbatoio di Carraia dati tecnici
capacità di 13.000 metri cubi, quota altimetrica pari a 72,7 metri sul livello del mare al fondo e 76,9 metri agli sfioratori, media 2020 erogato 4.300 mc/g; serve con pompaggio Galluzzo, Arcetri, Poggio Imperiale, Pian dei Giullari, Cascine del Riccio, Quattro Vie.

Il TALK E LA LETTURA DI GAIA NANNI
La bellezza del sito della Carraia a la sua valorizzazione e riscoperta saranno protagonisti di un evento live ed in presenza che si terrà al Caffè Letterario delle Murate. Dalle ore 18.30 di mercoledì 23 giugno sul palco esterno al locale Raffaele Palumbo modererà un talk di presentazione del libro “Acqua, cultura tecnica e sviluppo urbano” scritto dall’architetto Alessio Caporali (Professore a contratto di Storia dell’Architettura – Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze) e dedicato proprio alla genesi dell’acquedotto fiorentino di fine ‘800. Il volume, che fa parte della Collana “I volume della qualità” edita da Publiacqua, è una accurata ricerca storica che va a colmare una lacuna nella documentazione di settore. Sul volume e sui temi che esso solleva dibatteranno Lorenzo Perra, Presidente di Publiacqua, Giorgio Federici, Professore Ordinario Emerito di Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia (Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze) e Emanuela Ferretti, Professoressa associata di Storia dell’Architettura (Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze).
A seguire una lettura sul tema della bravissima attrice fiorentina Gaia Nanni. Sarà presente l’Autore.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI DAVIDE VIRDIS
Come ricordato, molti dei luoghi oggetto di intervento non sono visitabili perché ancora oggi infrastrutture dedicate al servizio idrico. Publiacqua ha deciso di accompagnarne la valorizzazione con un racconto fotografico, per garantire comunque l’esperienza visiva di luoghi straordinari del nostro territorio.
 
Dal 22 al 27 Giugno 2021 al sistema acquedottistico di Firenze capitale sarà quindi dedicata una mostra fotografica di Davide Virdis. La mostra, ospitata al MAD Murate Art District racconta per immagini le principali infrastrutture di quell’acquedotto come I serbatoi di Carraia e Pellegrino, ancora al servizio della città, e l’ormai dismessa Centrale di Sollevamento presso la Pescaia di San Niccolò, nota come Fabbrica dell’Aqua.
All’interno della mostra fotografica sarà presente la proiezione di un video sull’acquedotto fiorentino di fine ‘800 realizzato dalla Dott.ssa Anna Comparini (Laboratorio Multimediale – Comunicazione e Public Engagement dell’Università di Firenze).