L’evidente aumento dei fenomeni di siccità e dei sempre più ricorrenti episodi di carenza idrica, intensificati dai cambiamenti climatici in atto, impone oggi un utilizzo sempre più efficiente delle risorse idriche. In questo contesto rivestono grande importanza la ricerca ed il contenimento delle perdite nell’ambito di una gestione razionale del servizio idrico, per perseguire economie sia per quanto riguarda l’entità dei prelievi dalle diverse fonti e – quindi - della loro sostenibilità, sia nei costi derivati dal trattamento e trasferimento delle stesse verso gli utilizzatori finali. L’esperienza maturata nel settore a livello mondiale ha confermato che il metodo migliore per ridurre il livello di perdita in una rete acquedottistica, e mantenerlo tale nel tempo, è l’attuazione di un programma permanente di controllo secondo un approccio di tipo proattivo.
Al fine di un uso più razionale delle risorse Publiacqua, in accordo alla normativa vigente, ha redatto un proprio “Piano di ricerca Perdite”, definendo una serie di azioni da intraprendere, unitamene alla sostituzione della rete, nella gestione delle perdite reali. Relativamente alle perdite idriche, con particolare riferimento agli indici di misurazione previsti dall’Autorità nazionale, i dati dell’ultimo triennio mostrano sensibili miglioramenti, con riduzioni percentuali di 3,5 punti percentuali per l’indicatore M1a (perdite idriche lineari) e di oltre 4 punti percentuali per l’indicatore M1b (perdite idriche percentuali), con una riduzione delle perdite totali di oltre 10 milioni di metri cubi (equivalenti a poco meno del volume d’acqua erogato in un anno nella sola città di Prato).
Il dato 2021 assume ancora più rilevanza se confrontato con il 2018: le perdite reali hanno avuto una riduzione del 22%, per un totale di oltre 16 milioni di mc risparmiati. Nel 2021 Publiacqua ha investito in questo settore 41,6 milioni di euro distribuendo oltre 78 milioni di metri cubi di acqua.